L’importante ruolo dei fuchi nell’alveare
Un lungo articolo sul ruolo sottovalutato dei fuchi nell'alveare e le recenti ricerche che dimostrano l'effetto buffer dei fuchi contro gli effetti della varroa. Leggi di più →
Questa primavera tante persone mi hanno chiesto se avevo miele da vendere e purtroppo dovevo spiegare la strana situazione di quest’anno. Ma adesso c’è!
Consegno anche a domicilio a Vetto nei giorni quando porto la nostra bambina a scuola. Chiama 0522 815188. Ci sono alla FESTA DELLA CASTAGNA il 10 di novembre a Vetto e al mercato della domenica a Vetto (quando non piove).
In breve la risposta: cambiamenti climatici
A febbraio e marzo 2019 c’erano già dei giorni nei quali potevamo stare fuori in maglietta con le maniche corte. Con queste alte temperature le api erano partite presto con il loro sviluppo e usavano tanto miele per dar da mangiare alla covata (le larve che diventano nuove api). Non c’erano ancora i fiori con abbondanza di nettare e le api usavano molte delle loro scorte di miele dell’anno scorso. Sembrava che l’inverno fosse finito, ma…
…ha piovuto durante la fioritura dei ciliegi selvatici che fioriscono presto in primavera. Quando piove le api devono stare dentro, perché non c’è il sole e senza il sole gli alberi non producono nettare. Anche con gli aceri è andata male: ho notato che avevano solo pochi fiori, e questo ha significato ancora niente nettare.
Arrivava poi l’inizio di maggio con la fioritura dell’acacia. Questa è normalmente una fioritura con nettare abbondantissimo che serve per rinforzare totalmente tutte le colonie di api. Ma succede proprio allora l’incubo totale! Al 5 di maggio: 40 cm di NEVE! Dopo 2 giorni tutta la neve era di nuovo sparita e tutta l’acqua ghiacciata era entrata nella terra. Gli alberi e le piante non producevano nettare, perché le loro radici sentivano il suolo freddo. E cosi tutto si è fermato! Le api erano alla fine delle loro scorte dell’inverno con tante nuove api pronte per raccogliere l’acacia ma col freddo, la neve e tanta pioggia tutte dovevano invece stare dentro per tutto il mese di maggio! Tutte le colonie erano affamate e completamente SENZA scorte di miele nel loro nido. Non ho mai visto una cosa così durante i miei 7 anni da apicoltore!
Ho così dovuto salvare tutte, tutte, tutte le mie colonie di api! Senza il mio intervento sarebbero tutte morte! Ho visto dei filmati di altri apicoltori italiani arrabbiatissimi che facevano vedere tutte le loro api morte negli alveari perché non sono riusciti a intervenire in tempo per nutrirle. Le mie colonie erano numerose e dovevano mangiare: un mese di pioggia e freddo senza mangiare avrebbe voluto dire solo una cosa: la Morte! Ho dovuto comprare almeno 200 euro di candito e zucchero. Hanno mangiato tutto in gran fretta! Non c’era più traccia di questo notevole carico zuccheroso…
Solo con l’arrivo della fioritura del castagno le api hanno cominciato a creare scorte per loro (nel nido) e per il melario. Dopo ciò abbiamo avuto un’estate caldissimo e fortunatamente anche alcuni giorni di pioggia che ha permesso di avere più fioriture nei campi.
Alla fine sono riuscito a salvare le mie api ed anche a fare alcuni quintali di miele (la metà di quello raccolto nel 2018).
Visto che ho dovuto dare 200 euro di sostanze zuccherose per salvare le api e ho solo raccolto la metà del miele dell’anno scorso mi sono però visto costretto ad alzare i prezzi. Spero di poter fare un prezzo migliore l’anno prossimo…
12 euro 1kg
7 euro 500g
6 euro 250g